Dopo tre articoli divulgativi in cui affrontavamo il tema dell’elettrosmog degli elettrodomestici ed anche dell’impianto elettrico, abbiamo ritenuto necessario effettuare alcune misurazioni concrete e verificabili.
Abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte dei lettori dei nostri articoli, ma, nostro malgrado, abbiamo ricevuto anche commenti del tipo:
“L’elettrosmog non esiste!”
“L’elettrosmog è un’invenzione per vendere dei prodotti!”
“Se non mi date delle prove dell’esistenza dell’elettrosmog, non ci credo!
Iniziamo affermando con certezza che non è possibile negare l’esistenza dell’elettrosmog. I campi elettrici e magnetici che lo generano sono misurabili con opportuna strumentazione.
Misurare l’elettrosmog
Per determinare l’elettrosmog abbiamo utilizzato uno strumento che misura i campi elettromagnetici.
E’ uno strumento di tipo economico: in commercio ce ne sono anche di molto più sofisticati, ma è più che sufficiente per rendersi conto dell’esistenza del problema (elettrosmog come emissione di onde elettromagnetiche).
È anche più che sufficiente per dimostrare che le strategie adottate da Control Casa riescono effettivamente a ridurre l’emissione di onde elettromagnetiche.
Sul display dello strumento di misurazione dei campi elettromagnetici troviamo tre dati fondamentali:
- l’induzione magnetica, espressa in G (Gauss) o sottomultipli
- il campo elettrico, misurato in V/m (Volt su metro)
- la densità di potenza del campo elettromagnetico in radiofrequenza, espressa in W/m2 (Watt su metro quadrato) o sottomultipli
Le tre misure che lo strumento fornisce descrivono tre aspetti differenti dell’elettrosmog e, negli esperimenti che seguono, andremo a commentarle.
Il sistema domotico Control Casa è davvero in grado di ridurre l’emissione di onde elettromagnetiche, sia alla frequenza di rete (50Hz) che in radiofrequenza?
Vediamo i vari esperimenti.
Elettrosmog prodotto da un ripetitore WiFi
Il nostro primo esperimento riguarda un ripetitore WiFi.
Tramite il sistema domotico Control Casa è possibile disattivare il ripetitore quando non è necessario, ad esempio quando dormiamo.
Il risultato è tanto impressionante quanto ovvio: il ripetitore WiFi, quando acceso, produce un’enormità di campi elettromagnetici che, disattivando l’apparecchiatura quando non serve, si riducono notevolmente.
Con il ripetitore WiFi acceso, l’elettrosmog nelle immediate vicinanze è 288 V/m e 30.6 mW/m2.
Quando il ripetitore WiFi è spento, le misure sono 18 V/m e 194 µW/m2.
Nel secondo caso, quando il ripetitore è spento, il campo elettrico si è ridotto di ben 16 volte, mentre il campo elettromagnetico in radiofrequenza si è ridotto di ben 158 volte!
Ricordiamo che 30.6 mW/m2 corrispondono a 30600 µW/m2.
Questo esperimento evidenzia che è necessario disattivare i ripetitori WiFi quando non vengono utilizzati o mentre dormiamo.
L’operazione di disattivazione può essere effettuata manualmente, scollegando il ripetitore WiFi dalla presa, oppure mediante il sistema domotico Control Casa che è in grado di disattivare la presa automaticamente.
Elettrosmog prodotto da una lavastoviglie
Questo esperimento è parecchio interessante, in quanto stiamo misurando l’elettrosmog prodotto da una lavastoviglie spenta.
Andiamo a confermare così che molti elettrodomestici, anche se spenti, producono elettrosmog (e consumano energia elettrica anche da spenti!).
In questo caso misuriamo solamente il campo elettrico, in quanto l’emissione in radiofrequenza di una lavastoviglie è trascurabile (dovuta al solo alimentatore switching, ben schermato da lamine metalliche).
Possiamo notare che, a lavastoviglie spenta, ma con presa attiva (come in tutti i comuni impianti elettrici), il campo elettrico è 208 V/m, mentre, disattivando la presa con il sistema domotico Control Casa, il campo elettrico si riduce a 15 V/m.
Il campo elettrico si è quindi ridotto di ben 14 volte.
Ovviamente, quando la lavastoviglie è accesa, emette una quantità maggiore di onde elettromagnetiche, ma questa considerazione non fa parte del presente esperimento.
Se staccare la presa di un ripetitore WiFi è abbastanza agevole, scollegare la presa di una lavastoviglie diventa più scomodo.
Mediante il sistema domotico Control Casa è possibile disattivare la presa automaticamente quando la lavastoviglie non è in uso, riducendo l’elettrosmog dell’elettrodomestico.
Perché consentire ad un elettrodomestico di emettere onde elettromagnetiche e di consumare energia elettrica per 168 ore alla settimana, se viene usato solamente per 6-8 ore?
Conclusione
L’impianto domotico Control Casa è studiato in maniera specifica per ridurre l’elettrosmog degli elettrodomestici.
Si integra perfettamente con le prese e le placchette di tutti i produttori.
Control Casa viene installato in fase di ristrutturazione o costruzione dell’abitazione e, come dimostrato dagli esperimenti sopra descritti, è un grande alleato contro l’emissione di onde elettromagnetiche, sia in bassa frequenza che in radiofrequenza.
Control Casa non è solo questo. Control Casa è: risparmio, salute, completezza, modularità, web app, teleassistenza, …
In un prossimo articolo effettueremo ulteriori misure dell’elettrosmog degli elettrodomestici, portando altri esempi. Continuate a seguirci!